Storia
La Biblioteca Norberto Bobbio è nata dalla fusione delle biblioteche Cognetti De Martiis, Federico Patetta, Francesco Ruffini e Gioele Solari, cui si è aggiunta, dall’ottobre 2016, la Biblioteca Europea Gianni Merlini.
Di seguito alcuni cenni di storia delle biblioteche.
Biblioteca Salvatore Cognetti de Martiis
La Biblioteca Cognetti ha più di cento anni di vita e la sua origine è associata a quella del Laboratorio di Economia Politica, fondato nel 1893 da Salvatore Cognetti de Martiis e trasformatosi nel 1988 nell'attuale Dipartimento di Economia e Statistica.
Inizialmente, grazie a finanziamenti pubblici e privati, la biblioteca ha potuto dotarsi di statistiche, monografie, inchieste, resoconti e altri documenti che la portano a possedere la più ampia raccolta di materiali che esista in Italia per gli studiosi di ogni ramo delle scienze sociali, come scrisse Gaetano Mosca nel 1902.
La biblioteca ebbe Luigi Einaudi come vice direttore per moltissimi anni e fu frequentata da altri importanti studiosi .
Il patrimonio della biblioteca, pur con alcuni rallentamenti durante il difficile periodo degli anni Trenta e quello della seconda guerra mondiale, si è ampliato costantemente, diventando il più grande centro bibliotecario del Piemonte per quanto concerne l'economia politica, con una documentazione storico-economica di assoluto rilievo e con opere di notevole valore bibliografico, grazie anche ai numerosi lasciti ricevuti, come quelli di Vincenzo Porri, Luigi Einaudi, Pasquale Jannaccone e Francesco Repaci.
Biblioteca Federico Patetta
La Biblioteca Federico Patetta, specializzata in Storia del diritto italiano, Diritto comune e nelle materie storico-giuridiche in genere, è stata fondata con D.R. nel 1953.
La sua prima sede è Palazzo Carignano, ma nel 1960 è trasferita in Piazza Maria Teresa 3 e poi, nel 1969, nell'edificio delle Facoltà Umanistiche, Via Roero di Cortanze n. 5.
La Biblioteca nasce con lo scopo di conservare ed integrare il materiale bibliografico raccolto dal professor Federico Patetta, insigne storico del diritto della prima metà del XX secolo e docente, per molti anni, presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Torino.
Presso la Biblioteca aveva sede l'Istituto di Storia del Diritto Italiano, il cui scopo era consentire a studenti e studiosi l'approfondimento della conoscenza delle fonti e dei metodi dell'indagine scientifica.
Fra i volumi della biblioteca, che privilegiano il filone degli studi storico-giuridici e letterari di Federico Patetta e ne rispecchiano i molteplici interessi, 30 mila esemplari sono antichi e comprendono 32 incunaboli, 2878 cinquecentine, 3720 seicentine, circa 10.000 settecentine e numerosi testi rari e preziosi dell’Ottocento. A questi vanno aggiunti un manoscritto datato seconda metà del XIV secolo, una serie di carte geografiche e mappe militari, una raccolta di periodici satirici della seconda metà dell'Ottocento e alcune riproduzioni anastatiche di opere rare. La collezione comprende inoltre bandi, manifesti e fogli volanti sia a carattere amministrativo e normativo, destinati ad essere affissi o distribuiti al pubblico, sia a carattere letterario e religioso, nati per situazioni contingenti quali nozze, vestizioni sacerdotali o monacali e feste religiose.
Al nucleo originario del patrimonio librario del professor Patetta, si sono aggiunte le successive accessioni di volumi di storia giuridica e i depositi delle biblioteche dei professori Pivano, Pinoli, Chiaudano e, dal 1983, quelli appartenuti a Francesco ed Edoardo Ruffini.
Dal 1 gennaio 1996, la Biblioteca afferisce al Dipartimento di Giurisprudenza, di cui l'Istituto è andato a costituire la Sezione storica.
La nascita della Biblioteca Francesco Ruffini risale al dicembre 1881, quando la Facoltà di Giurisprudenza fonda, con l’aiuto del Consorzio Universitario, un “Istituto per le esercitazioni nelle Scienze Giuridiche e Politiche” e crea una raccolta libraria quale strumento per la didattica.
Nel 1910 il Ministero della Pubblica Istruzione la inserisce già, a pieno titolo, nel censimento delle (poche) “autentiche” biblioteche universitarie allora esistenti.
La prima ubicazione è in via Po 14, nell’antica sede dell’Accademia, ed è lì che si consolida il nucleo bibliografico originario, composto da opere umanistiche, monografie di commento e repertori legislativi.
Oltre alla graduale attività di acquisti, contribuiscono ad accrescerne il patrimonio vari lasciti e doni, fra i quali spiccano il lascito della biblioteca del professor Bertolini, composta da circa 5000 monografie in varie lingue pubblicate nella seconda metà dell’ottocento e orientate alla storia del diritto romano, il dono Brondi (2500 volumi in lingua italiana editi tra il 1880 e il 1930 di storia del diritto) e quello Pierandrei (1500 unità).
Nei primi mesi del 1969 la biblioteca, al seguito dell’Istituto giuridico, si trasferisce presso il Palazzo delle Facoltà Umanistiche, con ingresso da via Sant’Ottavio, 20.
Con la formazione del dipartimento di scienze giuridiche (che in larghissima parte coincide con il vecchio istituto giuridico), anche la biblioteca muta nome e configurazione: con delibera del Senato Accademico del 3 giugno 1996, resa esecutiva dal Decreto Rettorale 697 del 27 giugno seguente, scompare la “biblioteca annessa all’istituto giuridico” – universalmente designata con il sintetico appellativo de “il Giuridico” – sostituita dalla biblioteca dipartimentale intitolata a “Francesco Ruffini”.
Biblioteca Gioele Solari
Fondata nel 1954 sulla collezione privata dello studioso di cui porta il nome, un ricco repertorio di libri di filosofia del diritto e di storia del pensiero politico, la biblioteca ha fatto parte dell’Istituto di Scienze Politiche fino al 1986, quando, in seguito all’istituzione dei dipartimenti, è diventata biblioteca interdipartimentale dei dipartimenti di Scienze Sociali, Studi Politici e Storia (limitatamente a Storia dell'America Settentrionale).
La consistenza del patrimonio bibliografico si é quindi arricchita dei testi relativi a tali discipline. La Biblioteca Solari è stata uno dei più importanti punti di reperimento bibliografico per studenti e studiosi di scienze politiche e sociali.
Biblioteca Gianni Merlini
Il 2 ottobre del 2013, con la firma della convenzione tra Università di Torino, Compagnia di San Paolo, Istituto Universitario di Studi Europei – IUSE - e Fondazione Centro Studi sul Federalismo – CSF - ha preso vita la Biblioteca Europea “Gianni Merlini”.
Nata dall’integrazione dei fondi librari dell’Istituto Universitario di Studi Europei e della Fondazione Centro Studi sul Federalismo e delle rispettive emeroteche, la biblioteca si è specializzata nell’ambito di quegli studi europei e federalisti che caratterizzano i patrimoni originari di tali due enti fondatori. Comprende un settore dedicato alle monografie del patrimonio librario dello IUSE nell’ambito degli studi giuridici, economici e politici, cui si aggiungono le pubblicazioni ufficiali del CDE (Centro di Documentazione Europea) e il patrimonio librario del Centro Studi sul Federalismo nell’ambito degli studi giuridici, economici e politologici relativi al federalismo.